Il pittor fortunato

ANONYME, « Il pittor fortunato » in « Gibaldone de’ soggetti da recitarsi all’impronto alcunij proprij e gl’altri da diversi, raccolti di D. Anibale Sersale Conte di Casamarciano, s. d., (n° 29)
Ms cote AA.XI.40, Biblioteca Nazionale, Napoli, s. d.

(éd. moderne : F. Cotticelli, The Commedia dell’arte in Naples : A Bilingual Edition of the 176 Casamarciano Scenarios, London, Scarecrow Press, 2001, t. II, p. 377-379)

Les premières scènes de ce scenario de commedia dell’arte conservé dans un manuscrit de la fin du XVIIe siècle (le même que celui qui contient « Li pittori ladri »), présentent une situation dans laquelle un peintre tire parti de ses compétences pour entrer en contact avec une jeune fille dont son ami est amoureux.

 

 

PITTOR FORTUNATO

 

Atto primo
Genova

[…]

 

ORATIO

vestendosi, con complimenti viene ringratiando

 

LUTIO

degli honori che li dispenza alla sua casa, dopo scena di cerimonie Lutio la priega, sapendo quanto lui era virtuoso nella pittura, lo favorischi ritraere la bellissima Angiola, sorella di Flaminia, figlia di Tartaglia, lui si scopre esser similmente innamorato di Flaminia sorella di Angiola, né mai havere aùto fortuna di poteria vedere, Lutio licentiandosi parte, Oratio rimane, e chiama

 

POLLICINELLA

viene fuori, Oratio l’ordina che macini colori e ponga in ordine l’ordegni di pittare, havendo di fare il ritratto di una dama, e via, Pollicinella entra, per ammanire il tutto, in casa

 

(Città)

COVIELLO

l’amore di Rosetta, e sua crudeltà, e batte

 

ROSETTA

inteso, le discaccia, Coviello deluso parte, e lei accenna l’amor di Pollicinella servo di quel forastiero ; in questo

 

POLLICINELLA

portendo fori l’ordegnie di pittare, vede quella, fanno scena amorosa ; in questo

 

ORATIO

lo riprende, riverisce Rosetta e la priega di chiamare Angiola, per che era stato mandato dal suo amico Lutio per fare il suo ritratto, lei che volentieri lo serveria, ma teme di Flaminia sua sorella, lui, che occorrendo, potranno ritrovare l’inventione delli quadri di Titiano, Rosetta chiama

 

ANGIOLA

riverisce Oratio e li chiede che desidera ? lui li fa intendere che era venuto da parte di Lutio suo amico per il suo ritratto, lei dice dubitare di sua sorella Flaminia, lui l’anima, che non tema, che se per fortuna quella giungeva, li concerta che dica delli quadri di Titiano, lei si contenta, fanno ritirar li servi, donna si siede, e lui comincia a pittare, donna apparte accenna esser più bella Oratio di Lutio suo amante, so pongono a discorrere, e si scoprono amanti, si donano fede, e che se per fortuna in parole mostra corispondenza a quella, con il core era poi suo ; in questo

 

FLAMINIA

da dentro chiama Angiola, loro si turbano, Angiola lo priega ascondere il ritratto, lui nasconde la laminetta, e chiama

 

POLLICINELLA

e Oratio l’impone che con prestezza levi l’ordegnie di pittare,

 

ROSETTA

Pollicinella con fretta s’imbroglia e fa cadersi hor una cosa hor una altra, e s’imbroglia ; in questo

 

FLAMINIA

vede Oratio e li dice che andava facendo ? Angela fa il lazzo di Titiano, Flaminia la riprende, Angiola malinconica se n’entra, Flaminia apparte sue gelosie…

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