Avec Il convitato di pietra de Cicognini, Il convitato di pietra, version du recueil napolitain et Il convitato di pietra, version du recueil Montalvo, ce scenario de commedia dell’arte constitue l’une des quatre versions théâtrales italiennes du sujet connues pour le XVIIe siècle.
Les principaux points de rencontre avec Don Juan ou le Festin de pierre sont les suivants :
voulez-vous que je fasse des serments épouvantables
l’ambition d’un homme mort
pas besoin de lumière
donnez-moi la main
CONVITATO DI PIETRA
PERSONAGGI
RE DI NAPOLI
DON PIETRO, Ambasciatore di Spagna.
DON GIOVANI, suo nipote.
DONNA ISABELLA, Dama di Corte.
DUCA OTTAVIO e SERVI.
ZACCAGNINO, servo di Don Giovanni.
SOLDATI armati assai.
RE DI CASTIGLIA.
DOTTORE, consigliero.
DON GONZALES UGLION, Commendatore.
DONNA ANNA, sua figlia.
PESCATRICE.
SPINETTA.
CAPELLINO, marito.
PESCATORI.
PESCATRICI.
CONTADINI.
ROBBE.
Tavola con argenteria fornita per tre persone.
Tavola negra con tondi negri.
Palazzo da una parte.
Bosco dall’altra.
Tempio in mezzo con la sepoltura per la Statua, e l’Inferno.
Paggi numero quattro.
Tre sedie belle, e tre coperte negre.
Camisce, mutande e calzette bianche per Don Giovanni, et una camiscia per Zaccagnino.
Due Contadini e Contadine per ballare.
Armatura da ingiacare, con stocco e manto, alabardieri.
Canne da pescare.
Pesci vivi, ravoni, corni, braghieri ed altre cose ridicole.
Polvere per le fiamme, catene negre.
Due zimarre da camera.
Una camiscia per Donna Isabella.
ATTO PRIMO
DON GIOVANNI fugge da DONNA ISABELLA, che grida : « Olà, aiuto, traditore! »
In questo
RE, con candeliero. Don Giovanni gli lo smorza, lui grida : « Corte ! ».
In questo
DON PIETRO, Ambasciatore di Spagna. Re gli dice che, a voce di una Dama, è uscito per le camere, e che colui che l’ha violata gli ha smorzato il lume, e gli ordina che cerchi chi è, e entra. L’Ambasciatore chiama i suoi. CORTE : fanno la solita scena, e via.
ZACCAGNINO con la lanterna ; nasconde la mala vita che egli mena con Don Giovanni, e l’ordine havuto di dover trovarsi a Palazzo ; fa diversi lazi di sonnolenti.
In questo
DON GIOVANNI fa lazi di volerlo ammazzare ; lui si scuopre per paggio. Don Giovanni gli dice il pericolo scorso la notte, et haver goduto Donna Isabella, e che si vuol partire per Castiglia. Paggio lo riprende, e via.
RE, DON PIETRO, CORTE. Don pietro dice al Re che il malfattore fuggì per le finestre ascosamente, che le guardie non potero fermare, ma che si è ritrovato il rodellino del Duca Ottavio ; e va per Donna Isabella. Re : che ancor che sia suo nipote, vuo che sia punito.
In questo
DONNA ISABELLA, desiderosa d’havere il Duca Ottavio, dice esser stato lui che l’ha violata. RE la riprende, la fa carcerare et ordina a Don pietro che facci carcerare il Duca Ottavio.
DUCA OTTAVIO, vestendosi, dice che per portare rispetto al Re non ha voluto andare da Donna Isabella, ma che attende migliore occasione.
In questo
PAGGIO : che l’Ambasciatore di Spagna vien per parlagli. Duca che entri.
In questo
DON PIETRO fa sua ambasciata. Duca si meraviglia e si scusa. Trovano l’inventione del fuggirsene. Duca Ottavio chiama i suoi servi, e via per andare in Castiglia. Don Pietro : che la fuga del Duca salvarà Don Giovanni, ed entra.
Luogo marittimo
PESCATRICI con canne, cantando.
In questo.
Romore di voce che grida aiuto.
DON GIOVANNI, ZACCAGNINO fanno la solita scena, con la PESCATRICE, d’amore, e per assicurarla fa il giuramento seco dell’Uommo di Pietra. Pescatrice lo abbraccia, e con Zaccagnino lo mena alla capanna.
CAPELLINO, SPINETTA contrattano i loro amori, e pescano.
In questo
ZACCAGNINO : che Don Giovanni è con la Pescatrice ; fa lazi con li Pescatori, e gli attacca cose ridicole. Capellino, che ha veduto Zaccagnino, entra con un baston, lo bastona, e finisce l’atto.
ATTO SECONDO
Marina
PESCATRICE interrogando ZACCAGNINO : chi sia quel cavaliero che ha seco godutosi. Zaccagnino : essere un gran signore.
In questo
DON GIOVANNI gli dice di voler partire ; lei, voler andar con lui. Don Giovanni, disprezzandola, parte. Zaccagnino : suoi lazi, e via. Lei si dispera, et entra.
Castiglia
RE, CORTE : che Don Gonzal d’Uglion è tornato dall’ambasceria del Re di Portogallo.
In questo
DON GONZAL espone l’ambasciata e la buona corrispondenza di quel Re. Re gli domanda quanti figli ha ; liu : haverne una sola, e non essere ancora maritata. Re : che la maritar_ lui, e che un Corte vi è il Duca Ottavio, et entra. Don Gonzal in sua casa.
DON GIOVANNI interrogando il DUCA, come si è partito di Napoli. Lui narra la sua historia. Don Giovanni gli domanda se si è provisto di alcuna Dama ; lui : di sì, et esser la filgia del Commandator, et aspettare i sonatori per farci una serenata. Don Giovanni gli domanda il ferraiuolo et il capello ; Duca gli lo dà. Don Giovanni finge di partirsi, dicendo a ZACCAGNINO : voglio fare una burla al Duca Ottavio. Zaccagnino : che saranno due ; et entrano.
In questo
SONATORI fanno la serenata. DUCA OTTAVIO, non vedendo Donna Anna, si ritira dicendo che forsi starà retirata per causa del padre venuto. Voce di DONNA ANNA : « Ah, traditore ! A questo modo violarmi l’honore ! »
In questo
ZACCAGNINO fugge di casa.
In questo
DON GIOVANNI, avvolto nel ferraiuolo, con spada ignuda, ritirandosi e combattendo con DON GONZALES, quale cade ferito e muore dicendo : « Prego il Cielo, ah, traditore ! che quello facci le mie vendette, poiché a me levasti la vita, e della figlia l’honore. »
In questo
DONNA ANNA, SERVI che portano lume. Lei piange il padre, poi lo portano in casa.
Alba
DUCA OTTAVIO con sua corte : spiarcerli d’haver prestato il ferraiuolo a Don Giovanni, temendo che non facci qualche eccesso.
In questo
DON GIOVANNI gli rende il ferraiuolo. DUCA OTTAVIO gli domanda se ha fatto il perro morto. Lui : essere già morto, e parte. Duca resta.
In questo
DONNA ANNA di dentro piange la morte del padre et il suo perduto honore, poi esce. DUCA gli chiede la causa del suo pianto.
Subito arriva
RE, CORTE. DONNA ANNA s’inginocchia, gli narra il tutto, e come ha fatto sepellire suo padre ucciso nella solita cappella delli Uglioi. Re, inteso, rimane attonito.
In questo
ZACCAGNINO, da parte, ode la taglia che si pone a trovar il traditore, purché non sia il principale ; e consolata Donna Anna, la manda in casa. Tutti entrano, Zaccagnino.
In questo
DON GIOVANNI intende il tutto, se ne ride, e partono.
Luogo marittimo
CAPELLINO, SPINETTA, CONTADINI facendo allegrezza per le nozze di Capellino e Spinetta, e si pongono a ballare.
In questo
DON GIOVANNI, ZACCAGNINO vogliono fare la insalata, robbano le donne, s’inselvano, e finisce l’atto.
ATTO TERZO
Luogo marittimo col Tempio
DON GIOVANNI, ZACCAGNINO vedono il Tempio con la Statua e l’epitaffio solito. Don Giovanni se ne beffa. Zaccagnino : suoi lazi. Don Giovanni invita la Statua, e partono. Si serra il Tempio.
CAPELLINO interrogando SPINETTA, qual confessa semplicemente d’esser stata violata ; e partono per andare alla città per giustitia.
Città
DUCA OTTAVIO, CORTE. Che il non vedere Don Giovanni lo fa sospettare che non sia lui l’uccisore di Don Gonzales.
In questo
ZACCAGNINO. DUCA, con parole altiere, gli dice che se saprà chi sia stato l’uccisore di Don Gonzales, che farà le sue vendette, e parte. Zaccagnino, intimorito, parte per avvisare Don Giovanni.
Sera
SERVI DI DON GIOVANNI che apparecchiano la tavola.
In questo
DON GIOVANNI per cenare.
In questo
ZACCAGNINO gli dice la cosa del Duca Ottavio, lui gli dà un schiaffo, e dice che doverà fargli così, e dice che si vendicasse anco di questo. Don Giovanni si pone a tavola e fa che il servo sieda.
In questo
STATUA alla porta fa suoi lazi, e batte. Servi ad uno ad uno vanno, poi va Don Giovanni col lume in mano, vede il Convitato quale gli dice esser venuto ad osservare la parola. Don Giovanni l’accetta e lo conduce a tavola. Statua siede. Don Giovanni mangia e fa venire il MUSICO, qual canta le attioni di Don Giovanni.
In questo
MUSICO canta. Si fa la cosa delle Dame. STATUA fa suo lazo. ZACCAGNINO : suoi lazi di paura, cade. Statua invita Don Giovanni seco a cena, qual promette. Statua, via. Don Giovanni gli vuol far lume. Statua : che non ha bisogno di luce, chi ha il lume della grazia ; e tutti via.
Alba nella città
CAPELLINO, SPINETTA, PESCATORI per far l’accusa contro Don Giovanni ; e partono.
RE intende dal DUCA OTTAVIO che dubita che l’uccisore sia stato Don Giovanni, e li dice la cosa del ferraiuolo, e che il servo ne puote essere consapevole ; e via.
Sera, e luogo marittimo
DON GIOVANNI, ZACCAGNINO giunti al Tempio per osservare la parola al Convitato.
In questo
Tempio con tavola apparecchiata.
STATUA lo fa sedere, si fa la cena, si chiam il MUSICO, quale canta la solita ottava.
OMBRA e MORTE sparecchiano. CONVITATO si fa dare la mano a DON GIOVANNI che grida « Abbrugio ! Son tutto fuoco ! Lasciami ! ». Convitato dice :Questa, Don Giovanni, è Giustitia del Cielo : che mal fa, mal riceve ». Don Giovanni col pugnale ferisce il vento, poi cade nell’Inferno, e sparisce la tavola, e Convitato in Cielo. ZACCAGNINO spaventato fugge alla città.
RE, CORTE. CAPELLINO, SPINETTA che li raccontano la mala vita di Don Giovanni.
In questo
ZACCAGNINO racconta al Re come Don Giovanni è andato all’Inferno. Re e Corte, dentro.
Inferno
Si vede DON GIOVANNI, e fa suo lamento.
Si chiude l’Inferno, et in Cielo si ode la sinfonia ; e finisce l’opera.